La donna che non si cerca

Non è una donna bella quella che si desidera.

È una dea terrena.

Una che si contempla.

Una che accende lo sguardo ogni volta come fosse la prima.

Una che si bacia con gli occhi prima ancora che con le labbra.

Che ti fa dire “Dio, quanto mi piaci” mentre la stringi, mentre la guardi dormire, mentre le sussurri silenziosamente addosso.

Non è solo sesso.

È energia.

È alchimia.

È fuoco sacro.

Per alcuni uomini il corpo è solo pelle.

Per altri è portale.

Verso l’estasi. Verso il divino.

E quei pochi non cercano una donna da mostrare,

ma una presenza da venerare.

Non basta la bellezza.

Serve una testa che brilla.

Un’anima che danza.

Una donna completa, presente, viva.

Che ti coccola, ma non ti elemosina.

Che ti accoglie, ma non ti rincorre.

Che è già tutto, anche senza di te.

E quando il cuore, la mente e il corpo vibrano insieme, non ti chiedi più se è giusta.

È lei.

Ma è raro.

Forse è un amore impossibile.

Forse succede una sola volta.

O forse mai.

Perché per amare così, bisogna aver imparato a stare soli senza perdersi.

Bisogna aver pianto, guarito, vissuto.

E poi aspettare, senza cercare.

Solo vibrare.

E se non succederà in questa vita, che accada nella prossima.

Perché chi ama in questo modo non dimentica.

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